Dopo diverso tempo e un prolungamento del termine per la decisione in merito ai contratti di telefonia mobile legati all'andamento dell'inflazione, l'AGCOM ha approvato un nuovo regolamento che in questo caso tutela i consumatori e in un qualche modo potrebbe avvantaggiarli. Cosa che ovviamente non era nell'interesse degli operatori mobili che vedevano nella clausola legata all'inflazione un modo per incrementare i margini di guadagno in questo momento di difficoltà economiche.
Ebbene con questo regolamento non solo è stato previsto che nel caso ci sia l'aumento della tariffa in base all'inflazione l'utente possa recedere dal contratto senza penalità ma anche il fatto che lo stesso possa cambiare il piano tariffario con un simile senza l'aumento o addirittura prevedere che nel caso il piano rimanga quello e l'utente non abbia intenzione di recedere, la tariffa oltre che un aumento debba prevedere una diminuzione proprio in virtù dell'oscillazione dell'inflazione. I contratti, inoltre, non potranno avere una durata maggiore di 24 mesi (alla fine del contratto si potrà disdire senza penali).